Il Comune di Monte Argentario (Gr) sta elaborando, in base alle normative regionali ,il cosiddetto “ nuovo piano regolatore” del porto di Porto Ercole.
Il precedente risale al 1959; nello specchio acqueo non erano previsti ormeggi, in sostanza era indicato solo il perimetro portuale.
Nel 2011 l’amministrazione comunale, in accordo con la Regione Toscana e Amministrazione Provinciale, inserì nel Piano Strutturale e nel Regolamento Urbanistico comunale una, cosiddetta, norma di salvaguardia.
Di durata triennale, la norma aveva lo scopo di dare legittimità urbanistica a tutte le strutture di accoglienza alle imbarcazioni (pontili galleggianti e campi boe) che fin dagli anni 70 la Capitaneria di Porto, allora competente, aveva negli anni inserito nello specchio acqueo tramite concessioni di durata quadriennale.
Nell’ attuale stato dell’iter di adozione/ approvazione del nuovo Piano Regolatore Portuale si nota ora che esso rappresenta sostanzialmente una “attuazione” delle previsioni già esistenti nel Piano Strutturale e nel Regolamento Urbanistico sopra richiamati.
Per la parte riguardante lo specchio acqueo, si prevede:
- La sostituzione delle “catenarie” con nuovi pontili per le piccole imbarcazioni .
- L’introduzione di un molo sottoflutto per la messa in sicurezza del porto, che però così posizionato sembra precludere la possibilità di ingresso a imbarcazioni più grandi. ( vedi prescrizioni per le dimensioni minime del canale di accesso al porto contenute a pag. 11/12 delle norme tecniche di attuazione del piano).
- Un piano degli ormeggi che prevede un massimo di 1.250 posti barca tra i quali i più grandi sono solo 3 per imbarcazioni fino a 26 metri.
Per la parte di lungomare sono individuati solo nuovi piccoli servizi igienici e raccolta rifiuti; non si prevede valorizzazione delle aree demaniali e comunali presenti .
Scopo della nostra associazione è quello di predisporre e proporre alla cittadinanza un vero nuovo piano regolatore portuale.
Che sia inserito in un contesto più ampio di rivisitazione e rivalutazione turistica e commerciale del nostro paese, al fine di creare nuove opportunità di sviluppo, valorizzazione e, soprattutto, occupazione.
Crediamo infatti che il comparto della nautica italiana è un fattore determinante nello sviluppo economico sociale del nostro paese.
Di conseguenza la progettazione futura del porto deve seguire maggiormente le dinamiche di sviluppo per una accoglienza riservata a barche di maggiori dimensioni, la cui presenza determinerebbe un incremento occupazionale; a questo proposito basta ricordare che la vicina Marina di Cala Galera impiega 24 dipendenti a fronte dei 3-4 impiegati fissi nel porto di Porto Ercole.
Lo specchio acqueo , oggi riempito di piccole imbarcazioni, dovrebbe quindi prevedere una sezione per le imbarcazioni da diporto in transito di dimensioni maggiori, almeno di 40-50 metri di lunghezza.
Le uniche in grado di dare un senso compiuto, visto l’indotto che sono in grado di generare, alla nostra “visione”.
E’ necessario prevedere una rivisitazione del lungomare, oggi angusto e mal curato; studiando la fattibilità di un ampliamento per renderlo più piazza del paese ( in scala ridotta come è stato fatto per la “calata” molo vecchio di Genova),facendolo divenire luogo di incontro e non di passaggio.
Valutare la possibilità di utilizzo delle aree demaniali e comunali presenti sul lungomare, quali l’edificio ex scuole elementari e altri terreni, che potrebbero essere sede di nuove attività produttive, commerciali, ricettive.
La creazione di infrastrutture portuali organizzate contribuisce a valorizzare le aree limitrofe, facendo nascere attività prima impensabili ( negozi monomarca, artigianato aziende specializzate del settore). Ci sono poi aspetti tangibili, come la soddisfazione della clientela che determina un fattore di beneficio fondamentale , il cliente racconta molto meglio l’insoddisfazione della soddisfazione ed è colui che comunque diffonde l’esperienza che vive.
La qualità dei servizi, l’affidabilità, la capacità di risposta, la competenza, la cortesia, la sicurezza e la comunicazione sono i pilastri della fruizione di queste infrastrutture ed è soprattutto qui che noi come cittadini, commercianti, imprenditori dobbiamo necessariamente crescere e migliorare indipendentemente dalle amministrazioni che ci governano.
Questo, a grandi linee il nostro “progetto”
Qualsiasi ulteriore notizia rispetto agli strumenti urbanistici richiamati è consultabile nell’apposita sezione del sito internet del Comune di Monte Argentario
molto esaustivo