FANCIULLO CON CANESTRO DI FRUTTA e BACCHINO MALATO

” Chiuder la vita”, si chiamo’ cosi la mostra del San Giovanni Battista esposto nella nostra Chiesa di Sant’Erasmo nel 2010.

Noi con lo stesso dipinto abbiamo aperto la nostra semplice informazione delle opere del Caravaggio,senza presunzione abbiamo iniziato un viaggio di bellezza al quale e’ legato anche se in maniera drammatica il nostro paese.

Presentiamo due opere giovanili dell’artista:
FANCIULLO CON CANESTRO DI FRUTTA
Tecnica             olio su tela

Dimensioni        70X67

Ubicazione        Galleria Borghese ROMA

Data                   1593-1594

A Roma il Caravaggio fu’ ospite di Monsignor Pandolfo Pucci da Recanati, dall’artista soprannominato “Monsignor Insalata”, dall’unico alimento che gli forniva!!!(Fonte Wikipedia). Per alcuni mesi frequento’ la bottega del Cavalier d’Arpino da dove proviene questa opera, che insieme ad altre fu’ sequestrata per motivi fiscali (alcuni parlano di possesso illegale di archibugi), dagli emissari di Papa Paolo V, consegnati poi al nipote Scipione Borghese. L’artista lo dipinge all’eta di circa 23 anni, si pensa che il ragazzo raffigurato sia Mario Minniti, un pittore sedicenne di origine siciliana molto amico del Caravaggio. Fa parte dell’importante gruppo di dipinti della giovinezza con figure di popolani tratte dalle stradine di Roma. Al cesto tenuto in braccio dal fanciullo sono state date diverse interpretazioni: lo scorrere inesorabile del tempo, la rappresentazione della Chiesa, l’offerta sessuale. Secondo alcuni il ragazzo sarebbe in realta’ una ragazza , tanto e’ vero che alcune vecchie cronache riportano come titolo “La Fruttarola”

IL BACCHINO MALATO

Tecnica             olio su tela

Dimensioni        67X53

Ubicazione        Galleria Borghese ROMA

Data                   1593-1594

Anche questa opera fa parte dei dipinti sequestrati al Cavalier d’Arpino. In questo quadro viene riconosciuto Caravaggio da giovane, un autoritratto ai tempi del suo ricovero all’Ospedale della Conciliazione per un attacco di malaria. Al di la’ di tutte le interpretazioni che lasciamo ai valenti critici d’arte, non si puo’ non notare come sia il Bacchino in antitesi con il Dio greco Bacco, simbolo di forza vitale e di gioia.

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