L’ISOLOTTO

L'isolotto di Porto Ercole

L’isolotto di Porto Ercole

Tra cielo e mare, non sembra disegnato dalla natura ma dalla mano di un bambino, tanto e’ semplice, tondo senza sfaccettature, ha una linea morbida ed elementare che da’ familiarità e sicurezza ( se  guardiamo tutti i colli che circondano il nostro paese compreso il piu’ alto: Monte Telegrafo (il Colonnino) e’ sorprendente come questa caratteristica tondeggiante si ripeta !).

L’Isolotto e’ un elemento intimo, amico per i portercolesi, la sua forma e’ stata paragonata ad un coppo rovesciato, un colino, una “lampatella”.

Sulle carte molte volte viene indicato come Isola dei topi, per noi e’ l’Isolotto !!! Un ammasso di roccia che fa parte del nostro panorama, ti saluta quando vai, ti accoglie quando torni ed e’ bello vederlo prima di entrare in porto.

E’ brullo, di una vegetazione coraggiosa, gli alberi che si vedono sul versante nord furono piantati circa 45 anni fa da Alfredo Lubrano “il Rutino” e da altri portercolesi. Alfredo raccontava con orgoglio questa sua operazione vivaistica. La parte sud e’ meno ricca di vegetazione, questo perché piu’ soggetta a venti e mareggiate forti, si nota nella parte bassa del manico la mancanza totale di verde dovuta ad una delle piu’ forti mareggiate che colpirono il nostro litorale( ne fece le spese anche il porticciolo dei Reali d’Olanda).

Una delle mete’ preferite delle giornate balneari dei portercolesi,( anni fa era piu’ frequentato dai paesani che prendevano possesso delle grotte a ovest per passare le giornate al mare) e di coloro che anche con lo scirocco trovano quel raggio di “calma” .

Ogni estate, fino a qualche anno, fa un gruppo di Calciatori del calcio Storico Fiorentino si arrampicava fino alla cima, poneva sull’asta ancora esistente una bandiera o un drappo che incuriosiva i bagnanti di terra e di mare.

Hercoletto - il Fortino sull'Isolotto di Porto Ercole

Hercoletto – il Fortino sull’Isolotto di Porto Ercole

Forse non tutti sanno che nel XVI secolo l’Isolotto che veniva chiamato Hercoletto o Hercolino ( anche il nome da bambino !!!) ospitava un forte di tre angoli acuti riuniti fra loro, con una torretta quadrata. Praticamente una stella a tre punte e occupava una posizione tale da controllare le zone adatte allo sbarco  nella baia che ospita la Croce e il Marchese. Ci si rese ben presto conto che il fortino era di scarso interesse strategico militare, anche perché di difficile approvvigionamente e totalmente privo di sorgenti. Si decise per l’abbandono, in fin dei conti non poteva essere uno strumento di guerra un elemento che pare disegnato dalla mano di un bambino.

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