LE NOZZE SOLENNI A PORTO ERCOLE

Da sempre le celebrita’ hanno scelto le belle e famose localita’ per celebrare il loro sogno d’amore, il nostro paese spesso riceve occasioni del genere continuando una strada tracciata molti anni fa’ e che quindi non e’ un’esclusiva dei nostri tempi.

Port’ercole vecchio

Riporto una cronaca tratta in alcune parti dall’archivio di Stato di Siena e dalle Antiche Dogane, il celebre periodico che “lucida” continuamente i ricordi, le origini e i personaggi del nostro territorio.

Nell’anno 1597 Porto Ercole fu al centro di un avvenimento mondano clamoroso, che rispecchiava l’ambiente e il carattere del tempo tutto fasto ed eleganza, secondo quel pomposo stile spagnolesco che ormai aveva messo radici in varie parti d’Italia. Il clamore fu dato anche dal prestigio delle famiglie interessate all’evento.

La nostra zona all’epoca veniva ammirata e visitata da molti personaggi della corte spagnola, napoletana e milanese che qui soggiornavano, alcuni cosi la descrivevano:” Tinto di verde ai primi tepori di primavera, ricco di messi e di viti, rigoglioso di fiori e di frutti…… per goderne le ospitali delizie e per il suo vino prelibato delizia delle mense dei re, dei papi e dei signori.”

Questo paradiso fu scelto dal Duca di Sessa, ambasciatore di Spagna presso lo Stato pontificio per il matrimonio di sua figlia primogenita Francisca con il figlio maggiore del Gran Connestabile di Castiglia.

Costumi antichi Spagnoli

Queste nozze solenni avvennero nel nostro paese nel giugno del 1597.

C’e’ una cronaca dettagliata sull’attenzione che ricevettero queste personalita’ nella sosta durante il tragitto , in particolar modo la sosta di Capalbio, nella quale si richiede la scorta di circa 130 archibugeri a cavallo, 13 lettighe per le dame, ristoro alla scorta del Duca con circa 200 cavalli e, si legge nella nota a circa 200 bocche da sfamare.

Il Duca di Sessa era accompagnato dalla consorte, dalla signorina Francisca futura sposa, da un’altra figlioletta e da due figli maschi.Le lettighe impossibilitate a passare dalla porta del paese furono smontate, la corte udi’ messa ed al pievano fu data elemosina di 2 scudi,” pernottarono e stettero molto comodamente”.

La mattina dopo la SS messa” subito andorno alla volta di Porterchole accompagnati dalla detta cavalleria fino alli confini”. Al ritorno per andare a Roma il Duca licenzio’ il suo accompagnatore capitano Gio Maria Parianij con il dono di una collana d’oro del valore di 30 scudi e di 200 scudi da distribuire “alli soldati, et al alfiere Pacificho Fortunati dono’ una collana del valore di 100 scudi et al signor Golia della foresteria di Siena volse dare una collana di circa 300 scudi, il quale con molta creanza recuso’ sotto pretesto di volere la grazia del suo Principe !!!”

Piazza Santa Barbara e Palazzo del Governatore

DUCA DI SESSA: discendente da Consalvo di Cordoba, colui che tolse il Reame di Napoli ai francesi per il quale ebbe da Ferdinando I “il cattolico” il titolo di Duca di Sessa da tramandare ai primogeniti.

CONNESTABILE DI CASTIGLIA: aveva il comando dell’esercito, inoltre aveva il diritto di indossare lo stemma del re, portare la bandiera araldica.

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